Urbanistica, Galasso:” Vogliamo rendere Foggia un esempio di rigenerazione urbana ben riuscita”

PUG, rigenerazione urbana, futuro della città. L’incontro di approfondimento organizzato da ANCE Foggia è stato occasione per un confronto con l’amministrazione comunale sul tema dell’urbanistica. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di Francesco Karrer, estensore del Piano Urbanistico Generale di Foggia a oggi mai attuato.

“Durante alcuni interventi – spiega l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Galasso -, è stata sollevata la possibilità che il nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) possa risultare vecchio e non adeguato alle esigenze attuali. Vorrei tranquillizzare tutti assicurando che eviteremo questo rischio, inserendo tutti gli aggiornamenti e le modifiche che saranno necessarie per attualizzarlo. Nonostante il PUG sia in lavorazione da vent’anni, il procedimento terrà debito conto delle reali necessità della città. Ci impegniamo ad attivare a breve un Urban Center, come discusso con il presidente Chierici in altre occasioni, perché è essenziale per trovare una location ottimale dove confrontarci fin da subito su temi di pianificazione urbanistica, rigenerazione urbana e sugli sviluppi legislativi nazionali che stiamo monitorando con grande attenzione”

Attualizzare il PUG è necessario anche alla luce dei progetti PNRR approvati (non previsti negli anni passati) e che avranno importati ricadute sulla città

“Gran parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – ricorda Galasso – è dedicata alla rigenerazione urbana, ma ci sono anche altre opere che sono state finanziate con misure differenti. Un esempio concreto è l’ex distretto di Foggia, un’area ormai abbandonata da tempo i cui benefici alla città oggi sono inesistenti. Questo distretto ha ricevuto un finanziamento di 7 milioni di euro nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) di Capitanata. Tuttavia, ci si è resi conto, sin dal periodo commissariale, che, rispetto alle dimensioni del complesso immobiliare, la progettualità sia in termini di spazio che per risorse economiche appariva sproporzionata. Pertanto, abbiamo avviato un approfondimento teso a reperire risorse aggiuntive unitamente a quelle museali. Abbiamo quindi avviato interlocuzioni con la Regione Puglia per trasformare parte dell’area in uno studentato, finanziato dall’ADISU con ulteriori circa 14 milioni di euro, e per i quali a breve perfezioneremo gli atti relativi. Questo ci permetterà di completare la riqualificazione dell’intero immobile, combinando le risorse disponibili e garantendo una funzione vincente per la città. Un’altra area di grande interesse – continua -è rappresentata dalle zone dismesse dalle Ferrovie di Stato. RFI a Foggia ha una particolare allocazione in quanto è collocata in posizione centrale, con suoli di proprietà ferroviaria che si estendono significativamente. In passato, c’era uno scalo merci molto operativo, ormai dismesso e non più nei programmi di FS. Di conseguenza, ha individuato aree non più funzionali agli scopi ferroviari, distinguendole da altre alienalizzabili. Stiamo dialogando con il gruppo FS per trovare soluzioni che siano utili allo sviluppo della città ma anche funzionali a favorire implementazione del trasporto ferroviario. l’azienda ha in programma la realizzare un grosso impianto fotovoltaico, utile per produrre energia per la movimentazione dei treni , che stiano concordemente valutando di allocare in posizioni meno centrali e non impattanti per la citta , in modo da destinare quelle aree a possibili ipotesi di sviluppo urbani che avremo ben modo di valutare nell’ambito di un più vasto dibattito partecipativo coinvolgendo tutti gli stakeholder.

Questo dialogo ci permetterà di valorizzare diversamente quest’area strategica della città con la creazione sia di un secondo fronte della stazione di foggia sia con l’allocazione di nuove funzioni che con la vicinanza della stazione potranno trarre giovamento. Non immaginiamo un semplice sottopasso, ma una trasformazione simile a quella di Bari, con due fronti di pari dignità – conclude l’assessore -. Dobbiamo valorizzare il patrimonio esistente e rispondere ai bisogni attuali della città. Intendiamo lavorare insieme a tutti i soggetti economici e sociali della nostra città, dialogando costantemente al fine di sviluppare un’urbanistica innovativa che migliori la qualità della vita a Foggia e la renda un esempio di rigenerazione urbana ben riuscita”.