Cenni Storici del Vigile Urbano di Foggia
Parte delle seguenti nozioni storiche sul Vigile Urbano sono state attinte dalla pubblicazione del 1978 “IL CINQUANTENARIO DEL VIGILE URBANO” redatta del collega in pensione M.llo Maggiore Mario TURSO, che ha messo gentilmente a disposizione del Corpo e che ringraziamo per la collaborazione.
Il 12 aprile 1928 nasceva il Vigile Urbano di Foggia, ma la sua figura deriva dall’evoluzione della Guardia Civico Provinciale nata nel 1809 poi trasformatasi in Guardia Urbana, Guardia Municipale ed infine Vigile Urbano o agente di Polizia Municipale.
Alcuni cenni storici, però ci fanno risalire ai tempi di Augusto che dai suoi legionari formò sei Coorti, di cui tre preposte allo spegnimento di incendi e tre per il mantenimento dell’ordine pubblico. Quei legionari erano chiamati Vigili, mentre le Coorti Urbane.
Ma venendo a testimonianze più concrete arriviamo al 1800 ove la Guardia Civico-Provinciale era una milizia armata e formata da borghesi, manteneva l’ordine interno con limitata giurisdizione. Giuseppe Bonaparte, nominato Re di Napoli e della Sicilia da Napoleone, promulgo la legge che formava il 15/5/1806 la Guardia Civica Provinciale. Murat successore di Giuseppe Bonaparte ristrutturò tale Corpo il 23/11/1808 e Foggia ebbe la sua Guardia Urbana o Civica il 17/1/1809 nominata dall’Intendente e dagli Amministratori al cui comando fu posto il Colonnello Luigi Mastrolilli.
La Guardia Civica era suddivisa in due classi, armata e contribuente. Era obbligatoria. Alla classe contribuente erano ammessi solo i più facoltosi che potevano (pagando) farsi sostituire nel servizio. A quest’ultima classe ovviamente non erano ammessi contadini, poveri, e piccoli artigiani.
Venne costituita così anche la Guardia d’Onore che prestava servizio solamente a cavallo e per servizi di rappresentanza, Veniva inviata a turno fra le Legioni Provinciali alla Corte di Napoli per prestarne servizio.
Il 24 novembre 1827 fu sciolta la Guardia Civica Provinciale e fu istituita la Guardia Urbana solo in quei Comuni che non erano capoluogo di Provincia e di Distretto, non avevano il Tribunale e non avevano piazzeforti militari in quanto i loro compiti erano assolti dalle Gendarmerie Reali e dall’esercito.
Il servizio di Guardia Urbana era anch’esso obbligatorio e gratuito, veniva svolto in abiti borghesi col solo distintivo di coccarda rossa sul cappello. Il reclutamento era effettuato tra la gente benestante con requisiti di età non inferiore a 24 anni, bisognava avere una buona condotta morale e civile (elemento essenziale ed inderogabile) in teoria, però poi realmente bastava essere soggetti di fede borbonica anche con precedenti poco lusinghieri per essere reclutati.
Anche la Guardia Urbana era armata ed a differenza della Guardia Civica non godeva di particolari privilegi quali compensi ed esenzioni, nel servizio non si poteva farsi sostituire neppur pagando.
La disciplina militare i rischi di servizio ed i disagi non erano ben compensati tanto da creare malcontento e degenerazione del servizio.
Ferdinando Il nel 1833 con nuova legge fece sì che anche i Comuni Capoluoghi di Provincia e di Distretto potessero avere la Guardia Urbana e così Foggia accolse nel 1859, con Guardia d’Onore e Guardia Urbana al Comando di Gaetano Della Rocca e Francesco Paolo Siniscalco, Ferdinando 11 che andava a Bari incontro alla sposa del figlio Francesco, Maria Sofia. Sindaco di Foggia era Vincenzo Celentano.
Importata dalla Francia, veniva istituita la Guardia Nazionale che però non ebbe vita facile e in poche città venne costituita per poi essere sciolta e ricostituita.
Garibaldi giunto a Napoli in nome di Vittorio Emanuele II riconfermò la Guardia Nazionale anche per aver partecipato ai moti che favorirono il suo ingresso a Napoli.
Foggia ebbe un organico di 300 uomini per poco tempo, per problemi di ordine pubblico interno furono istituite le Guardie Municipali.
L’esercitò sterminò il brigantaggio, piaga dell’Italia meridionale e ristabilito l’ordine sociale il 20 marzo 1865 fu promulgata la 1^ legge comunale e provinciale che dava autonomia amministrativa e decisionale a Comuni e Province, dando così la possibilità di organizzare Corpi Armati per il rispetto delle leggi e Regolamenti locali. Questi Corpi erano appunto le Guardie Municipali ed il Sindaco Lorenzo Scillitani con Regolamento del 22 gennaio 1867 istituì il 1° Corpo strutturato con un Brigadiere un Vice Brigadiere e Guardie, che dovevano saper leggere e scrivere ed avere buona condotta morale.
Nel 1925 il 19 settembre fù sciolto il Corpo di Guardia Municipale per essere poi ricostituito nel 1926 con residenza nel Palazzo Comunale in Via F.D’Assisi (ora Via Catalano) nel Convento di S.Chiara.
L’avvento del 10 Podestà di Foggia Alberto Perrone fece sì che si costituisse il 1° Corpo di Vigili Urbani il 12 aprile 1928.
I compiti erano meno gravosi dei Corpi precedenti ma più delicati.
V’era l’osservanza delle leggi e Regolamenti locali, coadiuvare i servizi di Igiene ed Edilizia, soccorso in caso di incendi e calamità e compiti di Polizia Urbana.
Erano considerati permanentemente in servizio ed erano Ufficiali ed Agenti di PS. erano assunti in prova per 2 anni.
Gli orari erano estenuanti di 10 ore giornaliere più gli straordinari serali obbligatori e non retribuiti e ciò creava malcontento tanto da non rimanere in servizio ed obbligando l’Amministrazione a reclutare altro personale.
Il Corpo dei Vigili Urbani si distinse durante i soccorsi ai terremotati nel 1930 nel bacino del Fortore, per abnegazione, spirito di sacrificio e comportamento umanitario in considerazione delle avverse condizioni climatiche (caldo torrido), mezzi inesistenti di comunicazione, ed asperità dei luoghi.
Nel 1930 fu nominato comandante Tommaso Poliseno che sostituì il vice comandante Nesso (facente funzioni pro-tempore).
Il regolamento prevedeva il requisito della quinta elementare per il reclutamento, il Vigile doveva essere sempre in divisa anche fuori servizio.
L’Amministrazione curò molto l’aspetto del Vigile, tanto da creare le docce per
i Vigili presso l’Hotel Cicolella, forniva l’occorrente per la tenuta ottimale della divisa e veniva corrisposta una somma (massa vestiaria) che appunto serviva per l’acquisto del vestiario. Era un Copro anch’esso armato, e solo per la viabilità veniva dotato di mazzetta.
Durante il secondo conflitto mondiale vi furono tempi duri anche per i Vigili che furono richiamati alle armi.
I bombardamenti del 1943 videro solo un brigadiere Panniello con otto Vigili impegnati nell’approvvigionamento dei cittadini foggiani tra sciacallaggi, borsa nera, ostruzionismo dovevano mantenere l’ordine pubblico e soccorrere i sopravvissuti dei bombardamenti e tra quei Vigili si distinse Matteo Pescatore insignito con attestato.
Nel 1944 la sede dei Vigili era in Via Dante palazzo Frattarolo ove ora insiste la Camera di Commercio e fu periodo in cui i Vigili facevano fronte al dilagare del contrabbando.
Altro momento glorioso per il Corpo fu il riconoscimento per i soccorsi ai terremotati del 1948.
Nel 1950 fu rivisto il regolamento dei Vigili Urbani, venne stabilito l’orario giornaliero di 8 ore e il riposo settimanale.
La sede fu trasferita presso il Palazzo di Città.
Il personale fu equiparato a quello amministrativo e veniva assunto per concorso con innalzamento del titolo di studio alla Licenza di Scuola Media Inferiore per i Vigili e la Laurea in Giurisprudenza per il Comandante.
Mentre alcuni Vigili Urbani andarono a potenziare il servizio Sanitario mediante concorso interno, nel 1958 e 1959 furono assunti altri giovani Vigili e fu bandito il concorso da Vice Comandante che fu vinto da F.P.Bellizzi. Nello stesso anno vincitore di concorso da Comandante fu assunto l’Avv. F.D’Ambrosio.
Tra le innovazioni più apprezzate, vi fu quella della ammissione a colloquio del Vigile con il Comandante senza la presenza di altri e senza richiesta scritta.
Prestigiosa diventò la squadra motociclisti che dai Guzzi Falcone, passò ad una Harley Davidson per il Capo Squadra e dieci Guzzi Lodola.
Nel 1965 altre conquiste sindacali quali orario unico e godimento delle festività infrasettimanali.
Nel 1966 il corpo ebbe sotto l’Amministrazione Forcella la sua 1^ Bandiera.
I1 14 aprile 1971 vi fu il trasferimento della Caserma nell’ex Convento di S.Chiara, poi con l’acquisto del Palazzo Banca d’Italia in Corso Garibaldi un’ala del piano rialzato fu destinata a nuova Caserma dei Vigili Urbani sotto l’Amministrazione Salvatori.
Da qualche anno era in uso la nuova divisa estiva e non era più tutta bianca ma blu notte, camicia azzurra e cravatta blu e cinturone bianco.
Nel 1974 dal grado di maresciallo Biagini Marcello fu promosso a tenente.
Potenziamento notevole di mezzi meccanici si ebbe sotto l’Amministrazione Graziani.
Nel 1976 venne nominato comandante, vincitore di concorso, il Vice Comandante dr.Bruno Russo.
Periodo che vide in prima linea i Vigili Urbani fu quello del colera che impegnavano le loro forze accanto ai sanitari per debellare la malattia dal nostro paese. Furono giorni di isolamento e senza attrezzature idonee, con turni massacranti apportarono la loro opera al servizio della collettività.
L’ultima assunzione di agenti di Polizia Municipale è avvenuta nell’aprile del 1983; furono ben 60 i neo Vigili Urbani vincitori di concorso, ora agenti di Polizia Municipale.
Dal 1997 vi sono state assunzioni a tempo determinato di giovani che hanno concorso per titoli.
Dalla graduatoria sono stati chiamati in servizio 50 cittadini per volta, il cui contratto di assunzione valido per 6 mesi è stato possibile rinnovarlo per una sola volta di altri sei mesi.
Il Corpo di Polizia Municipale si è ancora distinto in un momento purtroppo funesto per i cittadini Foggiani.
Nel frattempo nel 1999 è stato indetto concorso pubblico per l’assunzione di 83 agenti di Polizia Municipale.
Il novembre 1999, in piena notte, alle ore 03,15, il palazzo di sei piani fuori terra di Viale Giotto 120, crollava diventando, in una manciata di secondi, un cumulo di macerie che intrappolava sotto di sé 80 inquilini di cui 62 ne venivano estratti cadaveri.
Anche in questo caso, immane ed instancabile è stato lo sforzo della Categoria, perché la macchina dei soccorsi funzionasse in modo impeccabile, tempestiva e precisa, contribuendo a mostrare al mondo intero, che ne ha seguito i tristi momenti di ricerca di sopravvissuti e di recupero dei corpi esanimi, un’immagine di città mai doma ed esemplarmente dignitosa nel funesto momento, mettendo infine a disposizione delle famiglie colpite dal luttuoso evento, loculi privati per la sepoltura nella Cappella dei Vigili Urbani di “S.Sebastiano”.
Il Ministro degli Interni fregia la bandiera del Corpo di Polizia Municipale di Foggia con la “Medaglia al Valor Civile”, con decreto del Presidente della Repubblica del 23 novembre 2000, con la seguente motivazione:
“In occasione del crollo di una palazzina che aveva provocato numerose vittime, i Vigili Urbani della Città di Foggia accorrevano prontamente sul luogo del disastro prodigandosi, con encomiabile slancio ed eccezionale spirito di abnegazione, nelle operazioni di soccorso, dando prova di grande generosità ed elevate virtù civiche” .
Il 1/12/2001 il Comando di Polizia Municipale viene trasferito in Corso del Mezzogiorno, mentre sono stati istituiti un distaccamento Nord in Piazza Giovanni XXIII ed un distaccamento Sud in Viale Giotto.
Viene contestualmente indetto il Concorso per la nomina di Istruttori di Vigilanza che vede inserire nell’organico del Comando di Polizia Municipale 40 marescialli che saranno in gran parte destinati al coordinamento dei distaccamenti.
Nell’anno 2004 adeguando l’organico, alle figure previste dal contratto nazionale, viene indetto un concorso per Istruttori Direttivi Specialisti di Vigilanza che vedrà promuovere 48 tenenti.
Arricchisce l’organico del Comando di Polizia Municipale la nomina da concorso del Tenente Colonnello Romeo DELLE NOCI con le funzioni di Comandante Operativo.
Alla fine dell’anno 2005, il Comando Centrale viene ancora trasferito in Viale Manfredi in una palazzina di proprietà dell’Amministrazione Comunale di Foggia.
Si susseguono ancora assunzioni di Vigili a tempo determinato e part-time, mentre inizia a concretizzarsi il sogno di circa la metà di questi (vincitori del predetto concorso), essendo assunti a tempo indeterminato, mentre l’altra metà unitamente ad altrettanti colleghi a seguire in graduatoria, ancora sopportano una situazione di precarietà, con contratti semestrali e part-time. Ultimamente l’Amministrazione Comunale ha assunto l’impegno di stabilizzare definitivamente questi giovani precari a far data dal 1° ottobre 2007.
Una riorganizzazione del personale ed applicazione del Regolamento di Polizia Municipale prevede l’avanzamento di grado per anzianità di servizio con gradi da maresciallo che vanno dall’Ordinario (10 anni), Capo (da 10 a 25), maggiore (oltre 25) e n.6 luogotenenti già maresciallo maggiore.
Anche gli alti vertici vedono nomine a vicecomandante i Maggiori Giulio CARELLA e Raffaele FORMILLO, mentre Il Comandante Operativo passa a livello Dirigenziale con una suddivisione del Corpo di Polizia Municipale che vede Il grosso del personale sotto la dirigenza del Dr.Bruno Russo mentre gli uffici e settori di controllo palazzo di Città coordinati dal dr.Romeo DELLE NOCI.
Come promesso l’Amministrazione Comunale assume, a far data dal 1° ottobre a tempo indeterminato part-time (30 ore settimanali), 63 agenti; mentre i restanti 26 saranno poi assunti il successivo 1° novembre a tempo determinato a 36 mesi part-time a 30 ore settimanali.