Descrizione
Si è svolta nel pomeriggio nella Sala Giunta di Palazzo di Città una riunione convocata dal responsabile anticorruzione del Comune di Foggia, il segretario generale Alfredo Mignozzi, con la componente del consiglio direttivo dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Consuelo del Balzo e alcuni sindaci dei Comuni della provincia di Foggia sciolti per infiltrazioni mafiose (Pierpaolo d’Arienzo per Monte Sant’Angelo, Michele Bisceglia per Mattinata, Domenico Lamarca per Manfredonia, Maria Aida Episcopo per Foggia, insieme all’assessore alla Legalità Giulio De Santis), collegato in remoto anche il consigliere del CNR Ivan Duca.
La riunione è stata indetta per discutere e approfondire problematiche comuni per amministrazioni legate da una stessa drammatica esperienza, e per illustrare l’attività e l’impegno dell’Anac a loro supporto. La dottoressa del Balzo ha illustrato le tre macro-voci da sviluppare nel presente e nell’immediato futuro, per azzerare o almeno limitare i rischi di nuove infiltrazioni: l’ingegnerizzazione e la digitalizzazione dei processi interni dell’ente, un adeguato processo formativo e informativo del personale in merito, e la richiesta di pareri all’Anac, “una grande opportunità finora poco conosciuta e sfruttata”. L’Anac infatti garantisce ai Comuni che hanno firmato un protocollo ad hoc – Foggia, Monte Sant’Angelo e Mattinata, per citare quelli presenti e rappresentati nell’incontro- la “vigilanza collaborativa”, il possibile affiancamento a titolo gratuito sia nella fase di predisposizione degli atti di gara che in quella di esecuzione. Il vecchio regolamento prevedeva che potesse essere utilizzata soltanto per appalti di grande valore e/o complessità, ma il nuovo l’ha estesa a tutti gli appalti, ed è una opportunità preziosa.
Ci si è poi confrontati sull’ulteriore necessità di supportare le amministrazioni in materia di innovazione digitale, di facilitare la formazione di atti amministrativi complessi, rendere sempre più accessibili, fruibili e allargate le sezioni dedicate alla trasparenza degli enti (è stato avviato a livello nazionale il percorso che porterà alla Piattaforma unica della trasparenza) anche attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, e sull’effettivo impatto dei processi in atto sul cittadino. E ancora, elaborare e proporre insieme un protocollo sperimentale per intercettare finanziamenti derivanti dal Pon Sicurezza, e garantire un effettivo e concreto salto di qualità in questo ambito così delicato.
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Ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2025, 18:37