200 occhi nuovi sulla città. Siglata la convenzione Consip con Sielte-Vodafone per riprogettare il sistema di videosorveglianza

Il sistema di videosorveglianza di Foggia si appresta a giovarsi di una profonda trasformazione. Una vera e propria rivoluzione che lo renderà uno strumento moderno e idoneo a garantire un reale controllo del territorio per il contrasto ai fenomeni di illegalità. Un impegno nel segno assunto anche dinanzi al Ministro Piantedosi in Prefettura lo scorso febbraio, al momento della sottoscrizione del Patto per la Sicurezza Urbana.

Il nuovo progetto a rete previsto per la città di Foggia prevede l’installazione di duecento telecamere IP in sostituzione di quelle presenti, molte delle quali ormai vetuste ed obsolete. Si tratta di dispositivi di tipo avanzato con funzioni intelligenti come la protezione perimetrale e rilevamento intelligente del movimento. Inoltre è prevista l’introduzione di venticinque lettori targhe che consentiranno il controllo in tempo reale dei veicoli al fine di individuare infrazioni stradali, auto rubate in circolazione, assicurazioni e revisioni scadute o irregolari. Tutto questo ovviamente con accesso da remoto con una nuova sala monitor dedicata, installata presso il comando della Polizia Locale.

La riprogettazione del sistema di videosorveglianza è stato affidato a Sielte-Vodafone con l’adesione alla convenzione Consip “VDS2 – SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA E SERVIZI CONNESSI 2” – LOTTO 9 per un importo complessivo di 445.147,04 euro. Una procedura, analoga a quella utilizzata dalla Commissione Straordinaria per la pubblica illuminazione, che consentirà tempi rapidi di realizzazione del progetto e affidabilità nell’esecuzione.

Per il commissario Cardellicchio: “con questo provvedimento si offre una risposta adeguata ad uno dei più gravi problemi evidenziati nella relazione che accompagna il decreto di scioglimento del Consiglio Comunale di Foggia. Una risposta che oggi diventa uno strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini anche a tutela dei lori diritti e dei loro beni”.