Sono i Regolamenti i custodi dell’ordinato svolgimento della vita di un’Amministrazione civica

Con quello approvato questa settimana salgono a 31 i Regolamenti che la Commissione Straordinaria ha approvato con in poteri del Consiglio Comunale in questi 2 anni di governo della città. Una attività normativa che è andata ad interessare trasversalmente l’azione amministrativa dell’Ente lasciando in tutti i settori un pacchetto di regole e principi utili per la vita della città.  Una regolamentazione che si è affiancata a quella, già predisposta con i poteri della Giunta, più direttamente legata alla disciplina interna degli uffici. Si va dal regolamento per la concessione del Patrocino e l’utilizzo del Logo del Comune, al regolamento per l’erogazione dei contributi per le attività culturali. Dal regolamento per la concessione e l’utilizzo dei beni immobili di proprietà comunale a quello per il controllo analogo sulle società partecipate dall’Ente.

Una attività che si è andata intensificando con l’arrivo a Foggia del prefetto Cardellicchio che ha portato da marzo ad oggi ad una sistematica accelerazione in questa materia che gli è particolarmente cara. In questa seconda fase hanno visto la luce, tra gli altri, il regolamento per l’esecuzione dei lavori sulle strade e quello per le nomine dei rappresentanti dell’Ente nelle società a partecipazione comunale. Ultimi in ordine di tempo: quello per il servizio taxi e, questa settimana, il regolamento che definisce i criteri per gli interventi economici di sostegno a favore di anziani e disabili per l’accesso nelle strutture residenziali socio-assistenziali.

Di particolare rilievo in materia di trasparenza, informazione e partecipazione alla vita della città i due regolamenti approvati a luglio: quello per l’accesso civico ai documenti detenuti dal Comune di Foggia e il regolamento sulla Comunicazione Istituzionale sulla base della Legge 150 del 2000. Si tratta di due provvedimenti che intervengono in modo significativo nel rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione, offrendo gli strumenti e le regole per includerlo nei percorsi di sviluppo della città.

Per il commissario Cardellicchio:” si tratta di due regolamenti importanti che, insieme alla pubblicazione ed all’aggiornamento del Cruscotto delle Opere Pubbliche, incidono in modo significativo sulla capacità di ascolto e di dialogo degli amministratori, accrescendo contestualmente il senso di appartenenza dei residenti alla comunità locale. Il disordine amministrativo porta spesso come conseguenza la mancanza di trasparenza e nel regno dell’opacità cresce la mala pianta della corruzione. L’ attività di regolamentazione per essere realmente utile, però, deve essere affiancata da una intensa e perdurante attività di monitoraggio e controllo, efficace e rigorosa, che in democrazia è vitale”.