Gli enti del terzo settore rispondono all’invito al confronto e alla partecipazione dell’assessora alle politiche sociali Simona Mendolicchio

Significativa la risposta degli enti del terzo settore convocati ieri pomeriggio al Palazzetto dell’Arte dall’assessora alle Politiche sociali Simona Mendolicchio. L’intento era ascoltare e recepire esperienze, testimonianze, proposte “per poi fare sintesi e procedere in una direzione obbligata: non lasciare nessuno indietro nella nostra città e comunità, garantire risposte a persone meno fortunate e più fragili, aiutare persone bisognose in maniera sana e non clientelare, dare anima e senso a parole come ‘solidarietà’ e ‘inclusività’, intervenire sulle problematiche prima che diventino emergenze, affrontare le emergenze quando si presentano senza esserne travolti, avere una visione d’insieme e non semplicemente agire con interventi e azioni estemporanee, e limitarsi al giorno per giorno” ha spiegato la stessa assessora nell’intervento introduttivo. Prestando grande attenzione, con riferimento alle opportunità garantite dal Piano sociale di zona, non solo “alle fasi progettuali dei vari interventi, ma alla loro traduzione in realtà, alla loro effettiva capacità di incidere sulla qualità della vita” e garantendo che “l’assessorato sarà aperto a chiunque operi nel sociale e a chiunque abbia bisogno e si trovi in difficoltà”.

La sindaca Maria Aida Episcopo ha ricordato la firma, in campagna elettorale, di un Patto con il Forum del terzo settore per “lo scambio, l’incontro, la co-progettazione, un impegno che sarà mantenuto e costituirà un riferimento di un’azione amministrativa nel sociale improntata da equivicinanza a tutti, ma equidistanza da pratiche e metodi che non ci appartengono. Le nostre mani saranno vuote e pulite, cariche di amore per la città”.

Sono intervenuti diversi rappresentanti di associazioni iscritte al registro unico nazionale del Terzo settore, che hanno sostanzialmente apprezzato l’apertura al confronto e alla collaborazione da parte dell’amministrazione, richiesto dei locali per lo svolgimento delle varie attività e un maggiore coinvolgimento sia nella programmazione che nelle fasi di co-progettazione, il superamento degli ostacoli che limitano la partecipazione a bandi pubblici e l’accreditamento del Comune per permettere lo svolgimento del Servizio civile alla platea interessata.

Le conclusioni sono state affidate all’assessora regionale al Welfare Rosa Barone, che ha sottolineato la sinergia istituzionale tra gli enti, auspicando che possa produrre “una svolta attesa e necessaria per una città ancora più accogliente e inclusiva”.